Licosia

Licosia è una casa editrice indipendente di ispirazione liberale e laica che crede nei valori del libero mercato e nello Stato sociale, quali strumenti necessari alla stabilità di lungo periodo delle liberal-democrazie; nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologia come strumento di sviluppo economico e progresso sociale; e nei valori dell’umanesimo e del pluralismo, come cardini delle moderne società aperte.

Nata nel 2015, Licosia pubblica prevalentemente opere scientifiche e saggi accademici. 

Che sia vero o no, a me piace pensare che, come qualcuno scrive, è su quell’isola che c’erano le sirene che tentarono di ammaliare Ulisse, in quel passo dell’Odissea, che è forse uno dei più utili a spiegare perché Ulisse incarni l’anima dell’Occidente. Quell’anima semi-divina di riscatto e dannazione, di sviluppo e perdizione. L’irrequietezza ma anche l’insoddisfazione continua e la necessità costante e sfiancante di avanzare. L’ansia del sapere. Di un sapere (il canto delle sirene) che incanta ma che può uccidere. Le sirene – scrive Cicerone – “non con la dolcezza della voce o con una qualche novità e varietà del canto esse solevano incantare i naviganti, ma perché proclamavano di sapere molte cose, sicché gli uomini, trascinati dal desiderio di sapere, restavano confitti ai loro scogli”. Non è un caso che Dante ponga Ulisse, vanto dell’Occidente, nell’inferno e lo condanni alla dannazione eterna. E’ Ulisse che rompe qualsiasi visione ciclica, dell’eterno ritorno dell’eguale, e lacera l’uomo occidentale tra l’entusiasmo e l’angoscia del futuro.
Che sia vero o no, piace poi pensare che Licosa abbia dato il nome alla Lucania, antico nome del Cilento, e che Italo, re dei Lucani, abbia dato poi il nome all’Italia.
E’ già tutto in queste suggestioni, legate al nome della Casa Editrice, il suo piano di sviluppo futuro e le linee maestre da tracciare per la costruzione delle future collane editoriali: l’Occidente, in quanto Ulisse è l’archeologia della coscienza europea ed americana; la democrazia ed il capitalismo, le sorgenti del miracolo occidentale; il socialismo liberale, lo stato sociale, i diritti sociali, contrappesi necessari ai mali prodotti, insieme agli infiniti benefici, dal mercato e dal capitalismo. E poi l’ansia benefica nei confronti di tutto ciò che è nuovo, gli sviluppi della tecnica e della scienza, le nuove mode e le loro tendenze. L’ansia felice dell’orizzonte e della frontiera. Senza però dimenticare che ogni cambiamento ha anche un lato potenzialmente, negativo, se non corretto. Come è il caso del futuro del lavoro, dove le nuove tecnologie stanno aprendo prospettive delle meraviglia ma nel contempo toccano e stravolgono anche le vite delle persone, certezze consolidate, tranquillità date per acquisite 
Di qui la continua e costante proiezione verso il futuro e il tentativo, con Eleatiche, il centro studi di Licosia, di costruire dei futuri possibili nei quali conciliare il massimo di progresso sociale con il massimo di sviluppo scientifico, tecnologico, economico, nella convinzione, con Abramo Lincoln, che “il miglior modo per predire il futuro costruirlo”.
C’è poi l’altra faccia di quella suggestione: l’Italia. Raccontare l’Italia nel mondo e quella miniera infinita di tradizioni, gusti, abitudini che fanno di questo paese un luogo caro anche per chi non vi è nato, non vi è mai stato. Raccontare un luogo dove per tanti è una gioia anche solo immaginare di poter vivere e dove tanti per secoli sono accorsi e continuano ad arrivare alla ricerca di qualcosa che sotto i propri cieli non trovano. Raccontare, a chi non sa, le cose minime.
Non credo sia possibile, ma mi piace pensare ad un libro che abbia un solo argomento: i pomodori al sole. Ad un altro libro sul profumo del pane. Ad un altro che racconti quanto sono brutte le bufale e buone le mozzarelle; ed ancora uno che racconti “il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi”, le parole sono ovviamente di Eugenio Montale. Un altro che racconti dell’amore per la maglia di una squadra di calcio, che parli di chi si commuove per il rombo di un motore; di chi chiude gli occhi bevendo un caffè.
Ed infine tentare di indagare su quello che è, per chi scrive, uno dei più grandi misteri della storia: perché l’Italia? quali sono le cause del miracolo italiano e delle tante vette altissime in ogni campo dello scibile umano? Perché questo paese ha dato tanto al mondo e tenuto così poco per sé?
Le porte di Licosia sono aperte a chiunque senta il bisogno di dire qualcosa su questi temi. A chiunque sa ancora rimanere a bocca aperta per lo stupore. A chiunque sa imbambolarsi per la meraviglia. Agli ingenui che sanno entusiasmarsi per un nonnulla. Le porte di Licosia sono chiuse ai cinici, a chi sa già come va il mondo, a chi ha solo risposte. Agli “uomini punto esclamativo” per dirla con il professore Bellavista.
Qui non ci sono censori, né giudici, né gabellieri. La verità può venire da chiunque, in quanto ogni essere umano è portatore di una scheggia, più o meno grande, di verità. In fine dei conti, ogni uomo ha in sé un intero universo.

Per contattare la cosa editrice si può scrivere a  info@licosia.com