Descrizione
Le nuove tecnologie dalla robotica all’intelligenza artificiale dai Big data alla realtà aumentata stanno ridisegnando completamente la geografia globale dell’economia e con essa la divisione internazionale del lavoro. Se in una prima fase a globalizzarsi è stata la catena di montaggio fordista, senza che ciò implicasse una mutazione delle sue logiche di fondo (si è trattato solo di una mutazione geografica), oggi a mutare sono le logiche stesse del mondo fordista nel quale siamo vissuti sino ad ora.
Quali saranno le logiche della competizione tra le nazioni in un’era post-fordista? Quali saranno i territori che riusciranno ad attrarre le attività economiche a più alto valore aggiunto? Questo libro prova a ragionare su questi temi cercando di capire se le città hanno maggiori possibilità di vincere questa sfida rispetto ai territori extra urbani e ai piccoli centri di provincia.
A vincere la sfida per attrarre le attività a maggiore valore aggiunto nella nuova era della globalizzazione post-fordista che si sta aprendo potrebbero essere quei paesi in grado di produrre maggiore materia grigia, in grado di creare le istituzioni necessaria e coltivare, nutrire e potenziare questa materia grigia portando nel contempo nel XXI secolo di diritti conquistati nel XIX e XX secolo; infine, a vincere questa nuova competizione saranno quei territori in grado di garantire tutela ambientale e senso di comunità. Per dirla in sintesi, innovazione e creatività, Stato sociale e qualità della vita.
GLI AUTORI
Elisabetta M. Bello è architetto e Dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Sviluppo Locale. Docente a contratto di Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Dal 2016 è reviewer della rivista Modern Environmental Science and Engineering. Svolge attività di ricerca sull’abitare nella città contemporanea e sull’integrazione tra trasporti e urbanistica. Su questi temi ha pubblicato diversi contributi in riviste e volumi, una monografia Spazi moderni nella città contemporanea. Trasformazioni di quartieri di edilizia pubblica (Franco Angeli, 2017) e una curatela Abitare l’Italia. Territori, economie, diseguaglianze, (Franco Angeli, 2012).
Maria Teresa Gabardi Architetto e Dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Mercato Immobiliare. Attualmente docente a contratto di Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Svolge attività professionale nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale, con particolare attenzione alla componente ambientale e della sostenibilità (indicatori ambientali, Valutazione Ambientale Strategica, Valutazione d’Impatto Ambientale) e al rischio tecnologico. I suoi interessi di ricerca sono rivolti, tra l’altro, allo studio della relazione tra politiche infrastrutturali e politiche urbane e territoriali. Su questi temi ha pubblicato diversi saggi e articoli su riviste e volumi, tra i quali: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico. Il D.M. 9 maggio 2001, a cura di Colletta P., Manzo R., Spaziante A. , Celid, Torino 2002, e Corridor Policies and Territorial Development. Main Infrastructure and Urban Nodes within Corridor V, a cura di Fubini A., Franco Angeli, Milano 2008.
Christian Gasparini, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano, dove svolge attività didattica e di ricerca in progettazione architettonica e urbana dal 1998 e come professore a contratto dal 2007, occupandosi di progetti di trasformazione architettonica e urbana in Italia e in Europa. Esperto in progettazione bioclimatica con menzione di merito nel 1999 (Università degli studi di Bologna), ha lavorato in Cile nell’anno 2000, in relazione alla nomina da parte dell’Unesco di Valparaiso a patrimonio dell’umanità. Numerose sono le partecipazioni a convegni e conferenze internazionali: nel 2010 è invitato al workshop internazionale Palermo: Quartieri, periferie e città contemporanea; nel 2011 è relatore al Secondo Congresso Mondiale della Luce, presso la Biennale di Venezia, con fra gli altri, David Chipperfield, Manfred Draxl, Winy Mass, Vittorio Longheu, Felipe Lozano, Barozzi-Veiga, Kengo Kuma; nel 2014 è relatore invitato alla conferenza internazionale New Urban Languages: Re-thinking Urban Ideology in Post-ideological Times presso l’Etsam di Madrid.
Nunziante Mastrolia, analista politico, editore di Licosia e fondatore del Centro Studi Eleatiche. Laurea in Scienze Politiche, dottorato in Economia dello Sviluppo; per 15 anni direttore di ricerca presso il Centro Militare di Studi Strategici. Senior Fellow dell’European Centre for International Affairs, ha insegnato Geografia Politica ed Economica presso la Luiss-Guido Carli e Sociologia politica. È autore di Chi comanda a Pechino (Castelvecchi, 2008); La grande transizione (Rubbettino, 2011); Dalla società aperta alla società chiusa (Rubbettino, 2012); Il socialismo liberale di Bettino Craxi (Licosia, 2015); è coautore di L’atomica di Kim (Rubbettino, 2013); con Luciano Pellicani Le radici pagane della costituzione americana (Ariele, 2014); con Antonio Bartolozzi Internet of Human Things (Licosia, 2018); e ha curato inoltre con Giampietro Berti e Luciano Pellicani I difensori dell’Occidente (Licosia, 2016) e Reddito di cittadinanza. Una antologia (2015).
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