Rosa Scafa La prima poliziotta italiana

Copertina flessibile: 116 pagine
Editore: Licosia (Agosto 2020)
Collana: Mnemosine
Lingua:Italiano

Categoria:

Descrizione

Rosa Scafa è entrata in polizia quando (dal ’45 al ’54) Trieste era sottoposta al governo militare anglo-americano (GMA) vivendo un’esperienza di assoluta meritocrazia e parità. Le ‘triestine’ (così erano chiamate), sono, per questa ragione, le vere antesignane delle odierne poliziotte italiane. Nel ’54 alla restituzione di Trieste all’Italia, la Polizia Femminile in patria non esisteva. Rosa Scafa, che per prima ha presentato domanda di ammissione, è l’eccezionale testimone della nascita, nel ’59 in Italia, della Polizia Femminile e poi, dell’ingresso, a parità di diritti e prerogative, delle donne nella Polizia di Stato. Sin da subito Rosa aveva inteso l’importanza dell’astensione dal giudizio, dell’immedesimazione e del rispetto verso le persone di cui si sarebbe dovuta occupare

Lo scopo è quello di mettere le persone a proprio agio e guadagnarne la fiducia, solo così si può riuscire davvero a dare aiuto.
Ispettore capo in congedo, signora Rosa Scafa

 

Alessandra Revello, componente del comitato scientifico della Collana editoriale di Licosia ‘Mnemosine – Donne nell’ombra’; di nascita, origini e formazione genovese, esercita la professione di avvocato nella sua città. Membro della ‘Camera Minorile Genova’, è attiva nella difesa penale e civile del minore. Socia di Fidapa Genova 2 promuove la valorizzazione delle eccellenze femminili in ogni ambito e con particolare riguardo alle arti, professioni e affari. Membro esterno della commissione formazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova con delega al diritto ambientale, si occupa della formazione legale in tale ambito. Ama la socializzazione, lo sport e la vita all’aria aperta.