Il diavolo è (anche) donna

In una società in cui la violenza dell’uomo sulla donna, del maschio sulla femmina, è sempre più evidente (come testimoniano i circa 150 femminicidi compiuti in media ogni anno in Italia), nell’immaginario collettivo si è stabilita una sorta di equazione psicologica. Maschile uguale aggressività e dominanza, femminile uguale passività e sottomissione. Maschile uguale cattiveria, femminile uguale mitezza. Ma le cose stanno veramente così? Con un’indagine empirica basata sulla desk analysis di siti tematici dedicati al BDSM, e con interviste personali a donne dominanti (Mistress), Alessandro Amadori, psicologo e ricercatore di mercato, ma anche esperto di nuove tendenze e di scienze criminologiche, ci dimostra che la realtà non è così semplice.  Anche le donne, oggi, sanno essere dominanti e, soprattutto, cattive.

Licosia, 2018 – pagine 92, euro 13, 00

Descrizione

“Come molti filosofi pensano, l’esistenza del male è uno dei più grandi problemi della filosofia. Perché non è affatto scontato che il male debba esistere. In senso stretto, il male non fa parte dell’ordine naturale. Aggressione e distruzione, in natura, non sono mai fini a sé stesse. Tutte le creature seguono, ciecamente, l’istinto di sopravvivenza tanto individuale quanto della specie. E a questo scopo aggrediscono e distruggono altre creature. Ma c’è sempre un fine, in biologia, che giustifica il mezzo.  L’unica eccezione è la specie umana. Che invece spesso, molto spesso, aggredisce e distrugge per il solo piacere di farlo. Senza una finalità utile apparente. Questo, dal mio punto di vista, è il male: aggressione, e persino distruzione, senza alcun vantaggio per chi le attua, se non la sensazione soggettiva di piacere o soddisfazione nel farlo. La cattiveria è il risvolto comportamentale del male, la sua applicazione concreta. Cattiveria è mettere in atto comportamenti che aggrediscono, danneggiano, distruggono altre creature, con nessun altro scopo apparente se non il piacere di farlo. L’uomo, indubbiamente, è capace di cattiveria. Lo è, con molta evidenza, nel suo genere maschile, che sino a oggi ha dominato il mondo, mostrando esempi quasi infiniti, dalla notte dei tempi a oggi, di comportamenti malvagi e delle conseguenze (talvolta veramente terribili) a cui questi possono portare. L’uomo è (anche) cattivo, il maschio è (anche) cattivo. E la donna?”

 

ALESSANDRO AMADORI, psicologo e ricercatore di mercato, si è perfezionato in scienze criminologiche all’Università Statale di Milano. Si interessa in particolare di stili di vita e nuove tendenze da un lato, e di psicologia individuale e collettiva del profondo dall’altro.

 

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