Trame sonore

La mia intenzione, nel realizzare questo libro, è stata quella di fornire le chiavi per provare a vedere i film un po’ più con le orecchie e un po’ meno con gli occhi perché sono convinto che ascoltare meglio aiuta a vedere meglio e vedere di più aiuta ad ascoltare di più. Tutto questo nella certezza che conoscere e sapere il più possibile, avere un buon senso critico e analitico consente a ognuno di noi di comprendere e assaporare maggiormente le informazioni, le opinioni, i pensieri, le idee che cercano di comunicarci gli altri in qualsiasi forma d’arte essi abbiano la capacità di esprimersi.

Claudio Gabbiani

Descrizione

Musica, voce, rumore e silenzio nel cinema

A causa di fatti naturali noti a tutti, l’assenza delle palpebre per le orecchie, l’omnidirezionalità dell’ascolto, la stessa natura fisica del suono, l’assenza di una vera e propria cultura uditiva, nel suono vi è sempre qualcosa che ci sommerge e ci sorprende qualunque cosa facciamo, qualcosa che si insinua nella nostra percezione e vi produce i propri effetti anche quando ci rifiutiamo di prestare a esso la nostra attenzione cosciente.

Le conseguenze di ciò sono che il suono è, a volte anche più dell’immagine, un mezzo insidioso di manipolazione affettiva e semantica sia che agisca su di noi fisiologicamente (ad esempio i rumori di respirazione) sia che, per mezzo di un valore aggiunto, interpreti il senso dell’immagine e ci faccia vedere in essa ciò che in assenza di suono non vedremmo o vedremmo diversamente.

La musica coinvolge, oltre al sistema uditivo, anche il sistema sensitivo, essa possiede un potere trasformativo in quanto produce effetti fisiologici ed emozionali che ne garantiscono il potere impressivo.

Essendo anche un linguaggio di natura simbolica, la musica agisce sull’uomo in maniera più immediata e pre-consapevole.

L’immagine può dunque funzionare da ancoraggio per la musica, poiché ne annulla in qualche misura la plurisemanticità nel momento stesso in cui guida lo spettatore a scegliere, nello spettro dei significati potenziali, quelli più propriamente riconducibili al referente oggettuale presente sulla scena o alle qualità che lo caratterizzano.

A sua volta, la musica va a svelare la dimensione più sfuggente dell’immagine nel momento in cui guida lo spettatore a focalizzare la propria attenzione nella percezione di determinati effetti di senso. In entrambi casi siamo in presenza di una profonda relazione sincronica tra micro e/o macro-unità strutturali del discorso musicale e del discorso visivo.

“Trame Sonore” vuole tentare di scardinare un diffuso assioma per cui assistere ad uno spettacolo audiovisivo consisterebbe nel vedere delle immagini più sentire dei suoni e ciascuna delle due percezioni resterebbe saggiamente circoscritta al proprio ambito; risolvere la questione limitandosi a funzioni molto sommarie come illustrare, sottolineare, evidenziare, o meglio ancora contrappuntare, significa in ultima analisi risolvere sbrigativamente il problema dell’integrazione della musica nelle immagini. In realtà non si “vede” la stessa cosa quando si sente e non si “sente” la stessa cosa quando si vede.

Il libro vuole analizzare il rapporto audiovisivo come interazione tra elementi che non possiedono una preesistente armonia tra le percezioni proponendo, di conseguenza, un metodo di osservazione che può essere applicato ai film, ai vido clip, agli spot pubblicitari ecc. con lo scopo di fornire gli  strumenti necessari per una maggiore comprensione del linguaggio musicale in funzione del suo utilizzo in ambito spettacolare.

Non solo quindi l’analisi dei principali elementi tecnici (melodia, armonia, ritmo, forme, ecc.), ma anche lo studio delle componenti emozionali (gli effetti sull’ascoltatore, le sue sensazioni, immagini mentali, ecc.) attraverso la conoscenza del funzionamento semantico  ed emotivo della musica, in modo da cogliere i vari aspetti del rapporto immagine e suono, le riflessioni teoriche, le sperimentazioni, attraverso un percorso analitico di opere significative.

Per poter contattare direttamente l’autore e avere maggiori informazioni riguardo ai film citati e alle scene analizzate è possibile scrivere a gabbiani.tramesonore@gmail.com

 

CLAUDIO GABBIANI, come esecutore elettronico e compositore é stato invitato a numerosi convegni e festivals musicali (Milano, Siena, Losanna, Pisa, Lucca, Colonia, Padova, Brescia, Bolzano, Ferentino, Madrid, Tokyo, Kyoto, Genova, Stoccolma, Parigi, Los Angeles). Sue composizioni sono state registrate e trasmesse dalla Radiotelevisione italiana e da altre emittenti straniere; ha realizzato colonne sonore per spot pubblicitari, documentari televisivi e sonorizzazioni ambientali. Ha collaborato con il Teatro alla Scala di Milano occupandosi della regia del suono e della realizzazione informatica delle opere:”Mefistofele” (A.Boito) dir. Riccardo Muti, “La damnation de Faust” (H.Berlioz) dir.Seji Ozawa, “Il rosso e il nero” balletto tratto da Stendhal su musiche di H.Berlioz, “Le streghe di Venezia” di Beni Montresor su musiche di Philip Glass, “Les Troyens” (H.Berlioz) dir. Colin Davis, “Carillon”  (A.Clementi) dir. Zoltan Pesko. All’interno della associazione culturale MM&T (Musica Musicisti & Tecnologie) di Milano si è occupato, come direttore di produzione, della progettazione e della produzione di numerosi spettacoli musicali ed eventi multimediali. Ha pubblicato per le etichette discografiche Lowlands, Halidon, Auditorium, New Sound Multimedia, Recommended. Ha realizzato il video “Io dico che….” Trasmesso a Firenze nel maggio del 2004 in occasione del 1° World Congress of Child Labour organizzato dall’ONU. Ha composto le musiche per le installazioni permanenti del Museo Interreligioso presso la Rocca del Barbarossa a Bertinoro (Forlì). Ha composto la colonna sonora per il cortometraggio “Mojito” (regia di Stefano Bruno), realizzato con l’alto patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivita` Culturali e del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie. Ha pubblicato “Recording Studio: appunti di registrazione sonora” – Isu Università Cattolica di Milano. È docente in Produzione e Realizzazione di Audiovisivi presso l’Alta Scuola di Specializzazione in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano, di Musica per la Comunicazione Visiva al Corso di Laurea in Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse per l’ Interfacolta’ Lettere – Economia – Sociologia dell’Università Cattolica di Milano. Inoltre è docente di Postproduzione Audio e Video presso l’Accademia di Comunicazione e di Suono per le immagini e Teoria Musicale  per il corso di Sound Designer presso l’Istituto Europeo di Design – Arti Visive di Milano.

 

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